Il vangelo dello sciamano by Pierre Bordage

autore:Pierre Bordage [Bordage, Pierre]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2004-12-31T16:00:00+00:00

Yann 6

I discepoli di Strasburgo avevano riservato a Vaï-Ka'i un'accoglienza calorosa. L'avevano ospitato in una residenza borghese contrassegnata dal doppio serpente e situata nel pieno centro della città, poi, dopo qualche ora di riposo, gli avevano proposto una visita guidata della città vecchia, la Petite France, del famoso mercato di Natale e della cattedrale in pietra rosa.

«Ogni tempio del patto, umano, animale o vegetale che sia, è infinitamente più grande, complesso e prezioso» disse lo Spirito guida davanti all'imponente edificio.

Yann vide i discepoli di Strasburgo scambiarsi occhiate perplesse: forse lo Spirito guida aveva appena dichiarato che ai suoi occhi la loro cattedrale e in generale la loro città non avevano alcun valore, e si era rivolto così proprio a loro che sembravano così fieri dell'una e dell'altra? Non riuscì a impedirsi di provare un piacere perfido, vendicativo, lui che era continuamente sottoposto ai sarcasmi di Vaï-Ka'i, lui che vagava da mattina a sera dentro ad abissi d'incertezza.

«Malgrado l'enormità del loro orgoglio, gli uomini non riusciranno mai a rivaleggiare con lo splendore e la complessità della Creazione» proseguì lo Spirito guida, con lo sguardo sempre alzato verso l'unica guglia della costruzione.

«Che cosa intende dire esattamente?» si fece coraggio una donna sui cinquanta il cui aspetto curato, addirittura ricercato, tradiva un inequivocabile attaccamento alle cose di questo mondo.

«Come tutte le altre, anche questa cattedrale è un inno alla gloria degli uomini, un'affermazione del loro potere. O del loro senso del potere. Se davvero avessero voluto rendere omaggio al loro Creatore, avrebbero rispettato il loro giardino, avrebbero scoperto una cattedrale in ogni albero, in ogni cespuglio, in ogni filo d'erba, in ogni animale, in ogni essere umano.»

«Non è una visione molto… cattolica dell'esistenza» obiettò la sua interlocutrice con una smorfia dubbiosa.

La ventina di persone che stava sul sagrato luccicante d'umidità doveva torcere il collo per intravedere la guglia sfumata dalla nebbia. Gocce sparse cadevano da un cielo nero così basso che sembrava appoggiato sui tetti dei palazzi circostanti. Strasburgo continuava a essere piacevole nonostante il tempo pessimo, la poca luce e il traffico intenso, a riprova del fatto che, probabilmente, vivere nell'agglomerato alsaziano non era poi tanto male.

«La visione cristiana dell'esistenza non è la visione di Cristo» disse Vaï-Ka'i. «La visione cristiana dell'esistenza è quella di Paolo, quella di Roma, quella dei papi, dei missionari, dei fanatici, dei conquistatori, dei costruttori.»

Recentemente aveva deciso di non indossare altro che un perizoma in fibra vegetale. La prima volta che s'era presentato in quella tenuta, o meglio, in quell'assenza di tenuta, alcuni discepoli si erano offesi e l'avevano immediatamente rinnegato - Yann immaginava che a quel punto stessero tentando di recuperare casa, lavoro e risparmi -, altri avevano trangugiato la novità come una pozione amara, altri infine l'avevano scimmiottato, e ormai alle assemblee si vedevano arrivare uomini e donne vestiti gli uni con un semplice astuccio penico, le altre con un telo che copriva i fianchi, un triangolo di tessuto o una versione primitiva del tanga. Fortunatamente il clima mite di quell'inverno non rappresentava un ostacolo,

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